bestseller2020 ha scritto: Passiamo tutto il pomeriggio assieme a fare i compiti e poi ci mettiamo a giocare come vogliamo. Va così da quando siamo diventati amici,Mi sembra esagerato tutto il pomeriggio a fare i compiti in prima media! Forse volevi scrivere:
Passiamo tutto il pomeriggio insieme: prima, facciamo i compiti e poi ci mettiamo a giocare come vogliamo.
bestseller2020 ha scritto: Ma ha dimostrato di avere carattere quando vuole.Ti suggerirei di cambiare questa frase così:
Ma, quando vuole, sa dimostrare di avere carattere.
bestseller2020 ha scritto: bestseller2020per capire che era stato lui, dal suo inimitabile inconfondibile corsivo: “ Filastrocca cacca, sotto il piede s’attacca, ai fessi per strada, col naso all’insù, dalle scarpe non togli più e merda diventi pure tu”.Stai parlando del corsivo come modo di scrivere manuale di Giorgio, oppure del corsivo come versi delle filastrocche? Perché a me viene il dubbio e tu sai perché...
bestseller2020 ha scritto: I miei si erano scusati con i suoi, e tra di noi era nata l’amicizia un'amicizia.
bestseller2020 ha scritto: Noi abbiamo invitato Giorgio a casa, all'inizio per una merenda, e virgola poi, anche per studiare.
bestseller2020 ha scritto: Lui preferisce divertirsi in modo diverso da me, che di certo non mi mancano non mi faccio mancare i giochi della play. Quando vado alla cascina dove vive, portiamo il labrador Rocky in giro per i campi.
bestseller2020 ha scritto: Ma virgola dato che lui vince sempre, io mi sono stancato di perdere anche se però devo stare al gioco.
bestseller2020 ha scritto: Poi virgola uno alla volta si devono
bestseller2020 ha scritto: Però virgola dopo tanto tempo, anch’io sto cominciando a riuscire riuscendo a portare al termine il gioco, raccogliendoli tutti e cinque , ma senza batterlo nel punteggio finale che fi
bestseller2020 ha scritto: Mi rifaccio sempre quando giochiamo a tiro a segno con il fucile di legno a mo' di fionda, anche questo un vecchio gioco del nonno.Il nonno di chi? Il suo?
bestseller2020 ha scritto: E oggi tocca a me organizzare il divertimento a casa. Basta con la play tutto il pomeriggio. E tanto per stare in tema di giochi divertenti e originali, abbiamo in corso la rivincita che spetta a Giorgio, dato che ieri l’ho stracciato al gioco “le invenzioni inutili”. Vince chi ne inventa di più, ma abbiamo bisogno di un giudice, che sarà mia mamma. La regola è che non si scrive niente di pronto e le invenzioni inutili devono nascere al momento. Però niente vieta di memorizzarle, e credo che Giorgio lo farà, per cercare di andare alla pari. Avevo in mente qualcosa tipo: la piscina dove non si può annegare: ha solo dieci centimetri d’acqua. Il motorino che non consuma niente: non ha la pedalina per accenderlo. La lampadina che non si brucia: non ha il filamento. Le scarpe che vanno bene anche quando il piede cresce...Mmmm! No! Questa è fattibile, me la sgamano. Intanto Giorgio, che è sotto casa mentre aspetta che lo apra, già lavora di mente, e quando gli apro, è già che ride: “pensavo a un campanello che non disturba!”. Come sarebbe fatto? Gli rispondo io, anche se già me lo immagino e rido.Bravo @bestseller2020 ! Il target di lettori e il tema sono rispettati.
L'unico appunto che mi sento di muoverti è che non è un vero e proprio racconto, ma la cronistoria di un periodo fatto di giochi "veri" che, purtroppo, oggi non s'usano più... Ma è bello, secondo me, scrivere il più possibile di quel mondo, perché si trasmette ai moderni lettori la "vera" fantasia, la magia dell'infanzia, quando la gioia di crescere era accompagnata da ginocchia sbucciate e da facce sporche, dai confronti e dalla compagnia dei coetanei che ci riempiva le giornate.
Grazie della simpatica lettura, caro @bestseller2020