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Re: [MI 165] La rivolta dei numeri 38

pale star ha scritto: Lei, poi, era famosa nel paese perché girava sempre con un ombrello che si diceva fosse appartenuto a don Aldobrando.
Non riuscivo a dare un perché a questa stranezza, finché non mi sono ricordata della boa... :D
pale star ha scritto: Dovevano fare assolutamente qualcosa per avere la meglio su quell'angoscia olfattiva, o avrebbero avuto la peggio.
Superfluo.
pale star ha scritto: quando gli animatori avevano già cantato la canzone del riposo e si erano ritrovati a mangiare Nutella di nascosto. 
Comprensibile bisogno di ricarica di energia e gratificazione.
pale star ha scritto: Con passo felpato, le scarpe si allinearono in una fila ordinata e compatta e si diressero verso le scale. Saltellarono sulle punte un paio dopo l'altro e raggiunsero il portone d'ingresso. Le scarpe numero 38 si impilarono una sull'altra fino a raggiungere la maniglia della porta. Poi le Vans numero 45, le più grandi fra tutte le scarpe presenti, saltarono sulla maniglia fino ad aprire la porta. 
La casa del campo era avvolta dal silenzio; neppure il parroco, don Gonzalo  Harley Benton, che aveva il sonno leggero, sentì i suoi mocassini blu mentre si allontanavano. Fu Mattia Volemosebene, l'animatore anziano, a svegliarsi per primo la mattina seguente e ad accorgersi che le scarpe erano sparite, tutte. Gli unici indizi lasciati furono un pezzo di laccio ingrigito dalla polvere e una scia di impronte che scendevano dalle scale e si perdevano appena fuori dalla porta spalancata.
Le scarpe artefici di quella rivolta non tornarono mai indietro e non furono mai ritrovate. Forse sono ancora là fuori, fra un bosco e una siepe di more, verso il rifugio o lungo il castagneto. Forse qualcuna è scappata verso la grande città, o forse qualcuna è diventata la tana di uno scoiattolo. E se vi dovesse capitare di avvistarne una, non cercate di prenderla. Tanto, siatene certi, quella scarpa riuscirà a sparire senza lasciare traccia. 
La rivolta delle scarpe. Hai una fantasia inarrestabile. La tua verve serpeggia tra le righe: libera e scalza.
Grazie del tuo racconto, @pale star   :)

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