![Smile :)](./images/smilies/ex-wd/default_smile.png)
È un racconto che parla delle barriere che eleviamo tra noi e il prossimo, più alte con chi non ha l'apparenza "normale" e l'odore di pulito come noi.
E in genere gli emarginati, i cosiddetti "barboni" lo sanno e non accennano nemmeno a valicarle, quelle barriere.
Ma qui, in questo bar dell'Airone impagliato, uno di loro ci prova, perché ha desiderio, non di soldi per prendersi un caffè, ma di fare una colazione in compagnia.
Il suo desiderio è esaudito da un avventore per il quale era uno sconosciuto, ma che ha avuto piacere dal soddisfare quel bisogno materiale e spirituale.
Ippolita ha scritto: Della dignità sociale, sì. Ecco, proprio non mi è sembrato che quel tizio del bar avesse pari dignità rispetto a tutti gli altri. Ci sono rimasto molto male. Per questo gli ho portato caffellatte e cornetto e mi sono seduto con lui.»Un incontro di pari dignità.
«Ah, ti sei seduto con lui? Nonostante la puzza?»