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Re: Le frasi senza tempo

dyskolos ha scritto: Però sappiamo che esistono le mode e magari il detto "ognuno è padrone a casa sua" non andrà più moda fra cento anni.
Ne “Gli Adagia di Erasmo da Rotterdam” (del 1612), troverai domi suae quilibet rex.
https://books.google.it/books?id=FE3x5o ... ex&f=false
Quanti anni sono passati?
dyskolos ha scritto: Io non posso escludere che un giovane lettore fra trecento anni – e spero che in quel tempo i libri di Fraudolente saranno ancora in voga – non capisca quell'espressione e chieda a un suo amico, il quale se ne uscirà con un "ah sì, il mio bisnonno diceva che il suo trisavolo usava quel modo di dire nel 2040"
Gloria postuma?

Re: Le frasi senza tempo

dyskolos ha scritto: Il tuo narratore mi pare uno che rievoca qualcosa che è successo in tempi passati, dei quali è tanto a conoscenza da poter parlare delle usanze in voga. Anche io, quando avrò 90 anni, potrò rievocare eventi trascorsi quando ne avevo 20
Il "mio" narratore è vecchio bacucco, quasi quanto...
@Marcello, orsù, difendi la categoria dal giovine impudente!

Re: Le frasi senza tempo

Fraudolente ha scritto: Esprimere certe opinioni su di un prete, anche se in famiglia, non era ritenuto conveniente, ma ognuno era padrone a casa sua e, in certe situazioni, Geltrude non aveva peli sulla lingua.

La critica:
Il modo di dire "ognuno è padrone a casa sua" è una locuzione senza tempo e va espressa quindi sempre all'indicativo presente.

Le mie ragioni:
ognuno è padrone a casa sua è un pensiero dell’autore;
ognuno era padrone a casa sua è un pensiero di Geltrude.
dyskolos ha scritto: gio gen 28, 2021 5:24 pm Secondo me, nì, perché in entrambi i casi è un pensiero dell'autore.
Anche con il "mestiere" ;) rimane un pensiero dell'autore (identificando autore e narratore), ma mi pare giusto che sia così perché il narratore è onnisciente. Se fossi un editor, non criticherei il tempo che hai scelto tu.
Bello il "ni"!
Con il presente il pensiero è "attuale" e, non dell'epoca di Geltrude. Mi aspetto una bacchettata sul presente storico.
Con un tempo passato ho qualche difficoltà a immaginare il pensiero come attuale, o senza tempo, e il pensiero è di Geltrude.

Onde e per cui, poffarbacco, per una frase "senza tempo" il presente calza a pennello. O calzava?
Mentre, se vuoi riferirti al passato, e al pensiero di Geltrude…
Potrei utilizzare un modo di dire di quei tempi (come ho fatto) e attualmente non più in “uso”.

Re: Le frasi senza tempo

Marcello ha scritto: sab gen 23, 2021 5:30 pm Mi sono perso un po' con il latino, ma così a orecchio userei il presente. L'unica cosa di cui sono certo è che toglierei le virgole prima e dopo "in certe situazioni" :)
Sono andato oltre. La situazione è descritta in precedenza, e così ho ritenuto opportuno eliminare l'inciso, con o senza virgole!

Le frasi senza tempo

Sto curando la riedizione di due romanzi. Un lavoro bestiale, ma assistito e criticato “amorevolmente” dall’editore.

La frase:
Esprimere certe opinioni su di un prete, anche se in famiglia, non era ritenuto conveniente, ma ognuno era padrone a casa sua e, in certe situazioni, Geltrude non aveva peli sulla lingua.

La critica:
Il modo di dire "ognuno è padrone a casa sua" è una locuzione senza tempo e va espressa quindi sempre all'indicativo presente.

Le mie ragioni:
ognuno è padrone a casa sua è un pensiero dell’autore;
ognuno era padrone a casa sua è un pensiero di Geltrude.

È così?

Adesso il mestiere:
Esprimere certe opinioni su di un prete, anche se in famiglia, non era ritenuto conveniente, ma domi suae quilibet rex e, in certe situazioni, Geltrude non aveva peli sulla lingua.

Adesso cito il magister: @Marcello

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