Fraudolente ha scritto:
Esprimere certe opinioni su di un prete, anche se in famiglia, non era ritenuto conveniente, ma ognuno era padrone a casa sua e, in certe situazioni, Geltrude non aveva peli sulla lingua.
La critica:
Il modo di dire "ognuno è padrone a casa sua" è una locuzione senza tempo e va espressa quindi sempre all'indicativo presente.
Le mie ragioni:
ognuno è padrone a casa sua è un pensiero dell’autore;
ognuno era padrone a casa sua è un pensiero di Geltrude.
dyskolos ha scritto: gio gen 28, 2021 5:24 pm
Secondo me, nì, perché in entrambi i casi è un pensiero dell'autore.
Anche con il "mestiere"
rimane un pensiero dell'autore (identificando autore e narratore), ma mi pare giusto che sia così perché il narratore è onnisciente. Se fossi un editor, non criticherei il tempo che hai scelto tu.
Bello il "ni"!
Con il presente il pensiero è "attuale" e, non dell'epoca di Geltrude. Mi aspetto una bacchettata sul presente storico.
Con un tempo passato ho qualche difficoltà a immaginare il pensiero come attuale, o senza tempo, e il pensiero è di Geltrude.
Onde e per cui, poffarbacco, per una frase "senza tempo" il presente calza a pennello. O calzava?
Mentre, se vuoi riferirti al passato, e al pensiero di Geltrude…
Potrei utilizzare un modo di dire di quei tempi (come ho fatto) e attualmente non più in “uso”.